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Speciale Influenza 2010 – 2011 : 21 FAQ sulla influenza
11. Come si fa la vaccinazione? Il vaccino antinfluenzale va somministrato per via intramuscolare, preferibilmente a livello del muscolo deltoide (braccio) nei soggetti di età superiore ai 9 anni o della faccia antero-laterale della coscia nei bambini e nei lattanti. Nei bambini di età inferiore ai 9 anni, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale, appropriate per l'età, a distanza di un mese l'una dall'altra. Per tutti gli altri soggetti è sufficiente una sola dose di vaccino. 12. Quali sono gli effetti collaterali della vaccinazione? Gli effetti collaterali comuni dopo somministrazione di vaccino antinfluenzale consistono in reazioni locali, quali dolore, eritema, gonfiore nel sito di iniezione. Le reazioni sistemiche comuni includono malessere generale, febbre, mialgie, con esordio da 6 a 12 ore dalla somministrazione della vaccinazione e della durata di 1 o 2 giorni. Vengono raramente segnalate anche reazioni allergiche. Sono stati riferiti, dopo vaccinazione antinfluenzale, eventi rari quali trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici. 13. Bisogna vaccinare tutti i bambini contro l'influenza? Un bambino in buone condizioni di salute è in grado di reagire autonomamente o con il semplice supporto di terapie sintomatiche nei confronti del virus influenzale. Perciò, la vaccinazione antinfluenzale nei bambini sani potrebbe essere utile solo come mezzo di prevenzione collettiva, finalizzata all'interruzione della catena di trasmissione. 14. Quali bambini bisogna vaccinare? Ci sono bambini per i quali la vaccinazione, non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva ma è necessaria ai fini di una protezione individuale, in quanto, in caso di malatte, potrebbero più facilmente andare incontro a complicanze. Sono bambini di età superiore ai 6 mesi affetti da: 1. malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma persistente, la displasia broncopolmonare e la fibrosi cistica) 2. malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite 3. diabete mellito ed altre malattie metaboliche 4. malattie renali con insufficienza renale 5. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie 6. tumori 7. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV 8. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale 9. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici 10. patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neurologiche e neuromuscolari) 11. bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale 15. Si può allattare con l'influenza? Il virus influenzale è diffuso in tutto l'organismo e quindi anche nel latte, dove peraltro sono presenti anche gli anticorpi. La trasmissione dell'infezione, però, avviene soprattutto per via "aerea", quindi, per evitare di contagiare il bambino è consigliabile allattare mettendo, per esempio, una mascherina sulla bocca. Fonte - Ministero della salute