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Speciale Influenza 2010 – 2011 : 21 FAQ sulla influenza

16. Si può allattare dopo essere stati vaccinati contro l'influenza? La vaccinazione antinfluenzale non è controindicata nelle donne che allattano e l'allattamento non interferisce sfavorevolmente sulla risposta immunitaria. 17. E' sicuro il vaccino antinfluenzale in gravidanza? La Circolare del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, emanata annualmente e dedicata alla prevenzione ed al controllo dell'influenza raccomanda la vaccinazione antinfluenzale alle donne che si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. I vaccini antinfluenzali sono a base di virus uccisi o di subunità e non comportano quindi, in nessuna fase della gravidanza, i rischi connessi all'impiego di vaccini a base di virus viventi attenuati. Tuttavia nel primo trimestre di gravidanza, in assenza di condizioni mediche predisponenti che rendano imperativa la vaccinazione antinfluenzale, questa deve essere subordinata ad una attenta valutazione del rapporto rischio beneficio da parte del medico curante. 18. La vaccinazione è gratuita? La vaccinazione è offerta gratuitamente alle categorie a rischio individuate nella Circolare emanata annualmente dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali. E cioè: Soggetti di età pari o superiore a 65 anni Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da: - malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma persistente, la displasia broncopolmonare e la fibrosi cistica) - malattie dell'apparato cardiocircolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite - diabete mellito ed altre malattie metaboliche - malattie renali con insufficienza renale - malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie - tumori 3. - malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV - malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale - patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici - patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari) Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale Donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e nel terso trimestre di gravidanza Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti Medici e personale sanitario di assistenza Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori E' facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a determinate categorie Personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: - allevatori - addetti all'attività di allevamento - addetti al trasporto di animali vivi - macellatori e vaccinatori; - veterinari pubblici e libero-professionisti 19. A chi rivolgersi per effettuare la vaccinazione? Oltre che presso le Aziende Sanitarie Locali (ASL) la vaccinazione viene effettuata, nell'ambulatorio del proprio Medico di base e del Pediatra di scelta, se questi professionisti hanno stipulato una convenzione in tal senso con Regione o con la ASL. E' opportuno informarsi presso il proprio Assessorato regionale alla sanità o presso la propria ASL se tale convenzione è stata effettivamente stipulata. 20. Quando vaccinarsi? Il periodo indicato per la vaccinazione va dall'inizio di ottobre a fine dicembre, ricordando che occorrono almeno due settimane per una risposta anticorpale adeguata. Vaccinarsi prima ha poco senso, perché la copertura immunitaria fornita dal vaccino potrebbe diminuire proprio nel periodo di massima attività dei virus influenzali, che in Italia va solitamente dalla fine di dicembre ai primi giorni di marzo. La vaccinazione, rimane comunque un efficace mezzo protettivo anche se viene effettuata in periodi successivi, e può trovare indicazioni, ad esempio, in persone che effettuino viaggi all'estero in zone in cui l'attività influenzale segue ritmi diversi dai nostri. 21. I farmaci antivirali possono prevenire l'influenza? I farmaci antivirali servono per ridurre la durata e la gravità dei sintomi dell'influenza, e permettono di evitare l'insorgenza di complicanze legate all'influenza, ma richiedono comunque sempre l'apporto di altri farmaci. Come tutti i farmaci, hanno delle controindicazioni d'uso e possono provocare effetti indesiderati:vanno quindi assunti sempre su consiglio medico. Il loro uso non va mai considerato una alternativa alla vaccinazione antinfluenzale (a meno di dimostrate controindicazioni all'uso del vaccino), che rimane il mezzo più efficace, sicuro ed economicamente vantaggioso per prevenire la malattia. Fonte - Ministero della salute

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